WT AWARD 2010 - QUALITY OF LIFE

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PHYSALIA

Vincent Callebaut Architect

Nave dotata di ecosistema auto-sufficiente che genera energia dal sole e lo utilizza per ridurre l'inquinamento delle acque mediante il processo di bio-filtrazione. Prende il nome e si ispira alla pneumatophorous, chiamato anche "Physalis Physalia", un’elegante medusa. La sua superficie reagisce ai raggi ultravioletti e assorbe e ricicla per effetto foto-catalitico i residui chimici e gli inquinanti rilasciati da altre imbarcazioni e dagli scarichi industriali. Il sistema idraulico del doppio scafo consente di filtrare l’acqua, che viene poi purificata biologicamente, grazie alla sua copertura vegetale. Concentrato di natura e di biotecnologie, Physalia è stata progettata con un'architettura a zero emissioni e ad energia positiva: cioè genera più energia di quanta ne consuma. Turbine idrauliche poste sotto lo scafo, trasformano la corrente del fiume in energia idroelettrica, mentre la sua cupola vetrata contiene delle celle solari fotovoltaiche morbide. La struttura composta di alluminio e acciaio è rivestita da uno strato di TiO2 ossia biossido di titanio, il quale, reagendo ai raggi ultravioletti permette di ridurre l'inquinamento delle acque. Pensata per la navigazione su tutti i fiumi d’Europa, dal Danubio, al Volga, dal Reno alla Senna, il progetto di Physalia mira a sensibilizzare l’opinione pubblica all’emergenza idrica e all’inderogabile esigenza di mantenere i nostri corsi d’acqua più puliti. All’interno della struttura galleggiante lunga 80 metri, quattro giardini tematici, dedicati ai quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco), sono devoluti a spazi espositivi e d’incontro, laboratori di ricerca sull’ecosistema acquatico, dedicati all’approfondimento delle tematiche ambientali, come la biodiversità.

 

 

 

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